mercoledì 28 dicembre 2005

Vita da eroe

(tratto da "Diario di un Tarlo qualunque" del 29 dicembre 2003)
Suona il campanello di casa, apro la porta.
Il postino "strabuzza" gli occhi ed ha un mancamento.
Chiude gli occhi, inspira ed espira un paio di volte poi, ripreso un colorito quasi normale mi chiede:
"Ma non ha caldo "bardato" così?"
Per voi forse non è normale aprire la porta vestito come un Esquimese? No? Allora siete fortunati, ma per meglio comprendere le motivazioni del mio vestire, credo occorra fare una premessa.
Ora, alcuni di voi ben conoscono le continue lotte che l'uomo è costretto a combattere.
Il primario desiderio dell'uomo è poter soddisfare la propria amata e proprio per questo cavalleresco motivo, "il prode cavaliero è pronto finanche a perdere la sua istessa vita per adempiere a questo compito"... e i nemici della coppia, si sa, sono tanti.
Innanzitutto è necessario difendersi dagli avanzi del pranzo o della cena lasciati sul piatto dalla nostra amata che, avendo uno stomaco grande quanto una formica, si accontenta di assaggiare qualche briciola.
Secondo voi è giusto che ella lasci abbandonata sulla tavola una "mezza chilata" di melanzane alla parmigiana?
Giammai! Per questo, evitiamo lo spreco, armandoci di forchetta e coltello evitando così che le delizie appena cucinate dal microonde vengano prontamente ospitate tra i rifiuti municipali.
Così, mentre le nostre amate donzelle perdono qualche chiletto, la nostra pancetta e le nostre maniglie dell'amore aumentano con la stessa costanza con cui aumentano tasse, bollette e benzina.
Ma il nostro è un atto di eroismo.
Siamo eroici anche nel dopo cena, quando il tramonto illumina la valle e la giornata volge al desio.
Il talamo nuziale ci attende invitante, bello, liscio, con le coperte ben rimboccate.
Il materasso sembra parlarci e, nel suo silenzioso parlare, ci assicura che passeremo una notte serena e piena di sogni piacevoli.
La nostra amata è lì, già quasi addormentata ferma ed immobile e le nostre palpebre non vedono l'ora di godere di un meritato riposo..., ma è proprio in questi momenti che inizia la guerra.
Non ha importanza il fatto che la vostra amata sia gia bellamente addormentata e sognante, sapete che nulla la sveglierà per le prossime ore...purtroppo per voi.
Si perchè quel tenero e dolce viso che amate guardare, in realtà non è che il volto dell'imperatrice delle "copertelenzuolapiumino".
A nulla serviranno le nostre lotte!
Ogni tentativo di riconquista di un lembo di "copertura" verrà contrastato con violenze inenarrabili.
Cosi', mentre il sangue inizia a scorrervi a "cubetti" nelle vene, non vi resta che una soluzione: Tuta da sci e sacco a pelo a mummia.
Non s'illuda il simpatico postino, prima o poi anche a lui toccherà combattere per conquistare sei millimetri di coperta e dieci di lenzuolo.
Non s'illuda l'impavido portalettere che, per pochi euro, sfida quotidianamente vento, caldo, gelo e pioggia.
Un giorno anche lui si innamorerà ed anche lui entrerà in camera da letto sperando che piumone e coperte riscaldino il suo corpo, ma non s'illuda il bravuomo: le coperte non riscalderanno mai il suo corpo.
Alcuni sondaggi mettono in luce il perchè l'uomo cambi le sue abitudini notturne con l'avanzare dell'età.
Non si tratta di un problema genetico, ma di vita di coppia.
Ecco spiegato il perchè si dorma benissimo nudi in giovane età, ed ecco spiegato il perchè nei primi momenti di convivenza, l'uomo inizi ad adattarsi ad indossare una canotta.
Il passaggio poi dalla canotta al pigiama è piuttosto rapido e se la vostra compagna ama ruotare ed avvolgersi nelle lenzuola, ecco perchè un giorno sarete costretti a passare dal pigiama alla tuta da sci.
Non illudetevi comunque, perchè i vostri sforzi non saranno mai tenuti in considerazione.
Non rinfacciatele mai che non avete potuto dormire perche' espropriati della vostra quota di coperte perchè l'imperatrice di "copertepiuminolenzuolo" che divide la notte con voi vi risponderà lesta: "Non hai dormito tu? Primo, le coperte potevi tranquillamente riprendertele (cosa che voi avete provato a fare senza successo per tutta la notte), e poi sono io a non aver potuto dormire! Tu e la gatta avete russato tutta la notte, ma qual'era la vostra intenzione? Fare un concerto in do maggiore per due tromboni? No perchè sia chiaro che non siete bravi musicisti e ho saputo che pure i vicini si sono lamentati dei rumori molesti che tu e quell'essere peloso emettete durante la notte!
Ma da domani si cambia, mi compro i tappi per le orecchie e risolvo il problema!"
Nemmeno rispondiamo all'attacco della nostra compagna perchè in fondo sappiamo che siamo eroi e gli eroi, è risaputo, soffrono e sopportano in silenzio. 

© 2003/2005 by Daniele "tarlo" Tarlazzi 

venerdì 23 dicembre 2005

Auguri auguri e ancora auguri

Dico la verità, la mia idea era quella di scrivere un racconto su "Babbo Natale", ma al momento ancora non ne ho avuto il tempo. Siamo gia al 23 di Dicembre, oggi pomeriggio dovrò lavorare, domani accompagnerò alla stazione "Colei che con amore mi ha riempito di regali per non farmi sentire troppo la sua assenza" che, giustamente, andrà a passare il Natale a casa con i suoi, poi andrò ad aiutare mia sorella a preparare per la cena serale, messa di mezzanotte (dove mia nipote interpreterà un angelo) e infine...nanna. Insomma il previsto racconto Natalizio, forse verrà scritto in altro momento, magari per il prossimo Natale. Nel frattempo, auguro ai miei due lettori un felice Natale, ma attenzione...potrei continuare a girare per blog in questi giorni. Vi lascio con una vignetta natalizia di Arthur Serpis e lancio un piccolo quiz: A chi somiglia il "venditore di renne"?



© 1998-2005 Arthur Serpis by Daniele "tarlo" Tarlazzi

lunedì 19 dicembre 2005

Computer, finalmente, aggiornato e potenziato al momento l'unica cosa che par non funzionare a dovere è la stampante, ma non dispero. Comunque eccomi qui, nuovamente attivo al 100%. Ricominciamo quindi a pubblicare anche le vecchie avventure di Arthur Serpis. Buona lettura e attendo i vostri commenti



Arthur Serpis © 1994-2005 testo e disegni Daniele Tarlazzi


 

sabato 17 dicembre 2005

Nuova Moda... Il test

La nuova moda del momento è quella di creare test... Così, dopo aver visionato altri "blog", mi adeguo alla moda e vi invito a partecipare al... "Mi conosci davvero?"


Lo trovate qui:


http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=tarlo

Ritardo per...requiem

Strano titolo... vero? Beh cerco di spiegarmi meglio: Il ritardo è il mio, nel senso che, per poter vedere l'intera esecuzione della Messa da Requiem di W.A Mozart, sono arrivato tardi al lavoro. Cosa non farei per poter ascoltare buona musica.  Un esecuzione esemplare di questa meravigiosa e complessa composizione mozartiana. Unica pecca la voce del tenore che, per i miei gusti, ho trovato troppo..."adenoidale". Erano quasi due anni che non ascoltavo musica sacra dal vivo e che non seguivo orchestre classiche...ragazzi, quanto mi sono divertito. Tra l'altro ho potuto ascoltare anche parte delle prove (momento per me altrettanto emozionante).


E lunedì, se riuscirò a farmi sostituire... andrò ad ascoltare questo:


ACCADEMIA BIZANTINA:


Concerto di Natale
Ravenna 19 dicembre 2005
Basilica di S.Giovanni Battista
Via Girolamo Rossi

Georg Friedrich Händel
(1685 – 1759)
Concerto in fa maggiore HWV 292, op.4 n.4
per organo e orchestra
(Allegro – Andante – Adagio – Allegro)
Ottavio Dantone, organo

Antonio Vivaldi
(1678 – 1741)
Concerto in do maggiore
per 2 trombe, archi e cembalo
(Allegro – Largo – Allegro)
Gabriele Cassone – Luca Marzana, trombe


**********************


Wolfgang Amadeus Mozart
(1756 – 1791)
Missa Solemnis KV 337 in do maggiore
per soli, coro e orchestra

Kyrie (Andante)
Gloria (Allegro molto)
Credo (Allegro vivace-Andante-Allegro vivace)
Sanctus (Adagio)
Benedictus (Allegro non troppo)
Agnus Dei (Andante sostenuto-Allegro assai)

venerdì 16 dicembre 2005

Ancora a regime ridotto

Ancora a "regime ridotto": il pc ancora non è tornato dalla riparazione/aggiornamento e temo, a questo punto, che non tornerà prima di Natale o prima del nuovo anno.... si lo so sono un pessimista. Insomma, ancora niente nuove vignette e solo poche parole.


Vi confesso, sono un po' preoccupato: il mio gattonzolo non è molto in forma, temiamo un riacutizzarsi di un serio problema gastro intestinale che lo aveva gia disastrato qualche tempo fa, rapido consulto con la veterinaria e rapida "rapina legalizzata" in farmacia e Pet discount (ora dovremmo lottare con la nuova dieta alimentare)...  A proposito: lo avete saputo? Qualcuno ha fondato una "web radio" per animali e sembra che questa si chiami dog e cat radio. Sembra che l'intento di  questa "web radio" sia quello di intrattenere i nostri piccoli animali domestici, durante la nostra assenza... Sarei curioso di sapere quale musica amano ascoltare i nostri amati pelosi.


Mi fermo qui... cercherò di postarvi qualcosa, se riesco, nelle prossime ore...

martedì 13 dicembre 2005

Oggi è Santa Lucia

Come si fa a non cogliere l'occasione per postare il testo di Santa Lucia di Francesco De Gregori?


» Santa Lucia « di Francesco De Gregori



Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.

Santa Lucia per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro,
per gli amici che vanno e ritornano indietro
e hanno perduto l'anima e le ali.

Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo,
per le persone facili che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine,
per la nostra paura del buio e della fantasia.

Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano che canta,
ride e stona perchè vada lontano,
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe,
anche la solitudine.

sabato 10 dicembre 2005

I "compiti" di oggi

E' sabato e il Natale si avvicina a passi da gigante, mi ridurrò all'ultimo secondo utile (come sempre) per l'acquisto dei regali e come sempre "dimenticherò" qualcuno e sarò costretto alla triste arte del "riciclaggio". Avrei potuto andare oggi, ma avevo compiti ben precisi da svolgere dopo il normale orario di lavoro. Così mi sono, per l'ennesima volta, occupato delle faccende domestiche iniziando con la potatura di quel famoso "oleandro" che si ostina  a sopravvivere nonostante le poco amorevoli cure... Taglio un po' di rami qui, qualche ramo la... ma il mio "killeraggio verde" non mi soddisfa appieno così decido di potare anche la siepe e qualche ramo dell'albero che, in via teorica, avrebbe dovuto fare ombra sul parcheggio. Ho riempito un intero cassonetto (raccolta differenziata si intende) di fogliame, rami e rametti.


La schiena inizia a lamentarsi, ma io, impavido come non mai, cerco di non darle ascolto e terminato l'assassinio del giardino, decido di dare un aspetto Natalizio alla tarlica magione. Prendo la scala, inizio il montaggio delle luci colorate, provo tutto... funziona! Uno sguardo all'orologio, sono gia le 18,30 e il gatto inizia a miagolare un "Visto che ci sei, puoi dare una pulita al mio bagno (lettiera n.d.a) per favore?" Rispondo al gatto affermando che il suo personalissimo w.c era gia stato pulito nella mattinata da colei che collabora al disordine casalingo, ma il felino non sembra convinto e borbotta un "beh, se non vuoi pulirmi la latrina saranno guai"


Si può dire no ad una tale velata minaccia? Assolutamente no, ne va della mia salute mentale e nonostante io sia più piegato di un novantenne con la scogliosi (la schiena sta urlando "sdraiati!") mi preparo al cambio della sabbia, ma ecco il dramma: la dove c'era la sabbia ora c'è.... il nulla. Il felino, impaziente inizia a battere la zampetta sul pavimento e io raggiungo il telefono nella speranza che colei che è la lungimiranza fatta persona, abbia gia acquistato i ricambi della toilette dell'amabile micio, ma purtroppo le mie speranze evaporano come nebbia al sole. Mi tocca uscire; la schiena mi chiede se può restare a casa a tenere compagnia al domestico compagno miagolante, ma le nego il permesso: se esco io, anche la dolorante colonna vertebrale sarà costretta a seguirmi e così eccomi pronto per andare al centro commerciale più vicino e mentre indosso il giaccone mi pongo un quesito: "Possibile che un gatto così piccolo, produca una tale quantità di escrementi utili a concimare almeno un ettaro di terreno?" 

giovedì 8 dicembre 2005

8 Dicembre

Niente vignette o striscie... Il computer principale è ancora ad "aggiornare" e sono quindi costretto a scrivere da mezzi di fortuna. 8 Dicembre, giornata di festa... io la passerò al lavoro e così pure colei che divide con me le gioie di avere un gatto, pazienza... La partecipazione dei blog sarà molto ridotta in questo lungo ponte e non avendo troppe sciocchezze da scrivervi o raccontare, mi limiterò a "citare" Sidgi (anche lei sul suo blog ha offerto consigli su libri da leggere) parlandovi di libri; in fondo è quasi Natale e magari qualche dritta può sempre far comodo. 


Sarei tentato di iniziare con un libro di un autore che, a mio avviso, andrebbe assolutamente riscoperto e sarebbe molto bello se qualche editore si prendesse il "rischio" di ristampare le sue opere. Sto parlando di Antonio Amurri. Amurri, prematuramente scomparso, era un autore teatrale, televisivo, cinematografico e musicale. E' noto in narrativa, soprattutto per gli umoristici "manuali" sul "come ammazzare" (divertentissimi erano il "Come amazzare la suocera" e "Come ammazzare il marito senza tanti perchè). Quello che vorrei invece proporre alla vostra attenzione è l'ormai rarissimo: Più di là che di qua. Una spietata e brillante cronaca del "dopo decesso".


Antonio Amurri: Più di là che di qua (edizione BUM mondadori)


Altra lettura, meno divertente, ma assolutamente dolce e piena di poesia è quella del primo romanzo di Maxence Fermine. La storia di un giovane poeta giapponese che riesce a cantare solo lo splendore e il bianco della neve, ma la neve non è solo bianca...


Maxence Fermine: Neve (asSaggi di Narrativa Bompiani)


Entro in un campo più "mistico" consigliandovi la lettura di "Poesie Mistiche". Gialàl ad-Din Rùmì (andrebbe scritto con altri accenti) è un poeta nato nel 1207 è uno dei maggiori poeti mistici Persiani... Per una lettura impegnata


Rumi: Poesie Mistiche (BUR Rizzoli)


Restando in campo mistico, vi segnalo anche due interessanti volumi di Reshad T. Feild dedicati al Sufismo. In questo caso non si parla di poesie, ma di un viaggio un po' romanzato, che tenta di far conoscere al lettore una piccola parte della cultura Sufi.


Reshad T. Feild: Sufi, oltre l'ultima barriera  e Sufi, la strada invisibile (edizioni Amrita)


Qualcosa di più leggero, facilmente rintracciabile e piacevole? Se vi raccontassi di un importante cantautore Genovese le cui canzoni hanno commosso, divertito ed emozionato, se vi raccontassi che questo prestigioso autore, da tempo ammalato, si è dedicato alla scrittura e che, una volta di più, ha dimostrato di essere un vero artista a tutto campo? Parlo di Bruno Lauzi che ha da poco pubblicato il suo primo romanzo. Un delicato giallo dai toni umoristici e filosofici... imperdibile.


Bruno Lauzi: Il caso del pompelmo levigato (Bompiani)


Per gli appassionati di musica segnalo invece un libro scritto da un'altra cantante, la lettura del suo libro ci riporta con facilità ai testi delle sue canzoni. Una raccolta di miniracconti, poesie, ritagli...


Cristina Donà: Appena sotto le nuvole (Piccola biblioteca Oscar Mondadori)


Tocca al thriller:  ecco un paio di titoli che lasciano davvero con il "cuore in gola":


Wes Craven: La società degli immortali (edizioni Piemme)


Michael Connely: Vuoto di luna (edizioni Piemme) Di questi due volumi non si può dire di più...solo che se iniziate a leggerli non riuscirete a staccarvi da quelle pagine.


Una lettura leggera, molto ben scritta con un buon soggetto, ma un finale forse un po' troppo scontato? Ecco qua un romanzo di Julia Llewellyn: Love Trainer (edizioni Mondadori).


Basta, mi fermo qui... e voi che state leggendo di bello?


martedì 6 dicembre 2005

Diario di un tarlo qualunque: Il Fai da te

Prima di cominciare: vi comunico una piccolissima (quasi invisibile) modifica a questo blog. Sono state inserite le "Tags" per facilitare una possibile navigazione a "tema". Ed ora "Fiato alle trombe Turchetti, si va ad iniziare!"


(tratto da: Diario di un tarlo qualunque del febbraio 2004)


IL FAI DA TE



"Caspita, ma ti rivolgi ad un idraulico per cambiare una guarnizione dello scarico? Sei impazzito? Credo proprio tu sia impazzito: spendere decine di euro per una guarnizione che costerà pochissimi centesimi...certo se ami gettare il danaro alle ortiche... ma fai da te: risparmi un sacco di soldi."
Fedele al detto "Chi fa da sè fa per tre", un mio collega, prodigo di consigli, mi spiegò il perchè e soprattutto il come agire mei confronti di uno scarico ribelle.
Parole semplici come: "Prendi una cagnola, aprila e metti i denti nella ghiera e inizia a svitare..."
Ora immaginate quanto sia difficile prendere in mano il cane, fargli aprire la bocca per stringere una ghiera e iniziare a svitare.
Dico subito che il cane, forse perchè di sesso maschile e quindi "cagnolo e non cagnola", si è immediatamente ribellato ed ha usato i denti per svitare me con il risultato che la "ghiera" dello scarico è sempre lì al suo posto.
Mano sanguinolenta per i morsi del cagnolo ribelle, telefono quindi al mio collega e gli spiego la situazione.
"Idiota" - mi dice - "La cagnola non è un animale, ma un attrezzo adatto alla bisogna"... e giù minuti di spiegazioni sulla differenza tra pinze, tenaglie e cagnole.
Risultato? Chi fa da sè fa per tre... o meglio spende per tre.
Il primo a guadagnarci è il gestore della ferramenta, che mi vende un attrezzo "adatto alla bisogna" ad un prezzo che forse è conveniente solo ad un gioielliere di Valenza.
Il secondo a guadagnarci è il fornitore di ricambi idraulici che mi informa che è sicuramente meglio cambiare tutta la serie di guarnizioni, ma che lui (avendo appena venduto l'ultima serie ad un idraulico) può vendermi solo lo scarico completo (che comunque, per mia fortuna, non costa poi cosi' caro).
Il terzo a guadagnarci è l'idraulico che verrà poi a montare il tutto facendomi notare che lo scarico che ho acquistato non è adatto al tipo di tubazioni della cucina e che quindi occorre una lieve modifica.
Lieve modifica che consiste nello smartellare per alcune ore sotto il lavello e che consiste nell'invitarmi a pagare una fattura degna di una multinazionale.

Da anni provo a seguire consigli tipo:
"Come? Vedi male il primo canale? No, dai non buttare via i soldi, comprati da solo l'antenna della televisione e montala; spenderai la metà o forse meno..."
"...Ma dai comprati i mobili in scatola di montaggio, spendi un quarto..."
oppure:
"Le candele per la macchina? Cambiale da solo no?"
Nulla da fare, ogni volta che ho tentato il "fai da te" ho inevitabilmente arricchito le tasche dei mille artigiani intervenuti poi a limitare i danni prodotti dal sottoscritto.
Sono assolutamente negato: martelli, tappi a pressione, trapani, cagnole (come sopra dimostrato) si ribellano alla scadente manualità del sottoscritto.

Le mensole e i quadri da me appesi sono inevitabilmente pendenti in puro stile "torre di Pisa" e le mie dita diventano salsicciotti sanguinolenti.
Se mi metto a lavare un piatto, ne rompo almeno due, se decido di mettere mano all'impianto elettrico di casa, prendo inevitabilmente la scossa e se decido di imbiancare casa, ogni cosa prende il colore della tinta scelta...giardino compreso.
Io e il "Fai da te" siamo incompatibili!
Provo e riprovo con inconmensurabile impegno a tentare di invertire questa tendenza, ma ogni esperimento che tento è inutile e viene poi "usato contro di me" dagli attrezzi o dai danni che inevitabilmente combino.

Se volete che il vostro telecomando fornisca ottima acqua potabile, che il vostro televisore faccia uno splendido bucato e che dal vostro impianto elettrico si possano ascoltare i quiz di Gerry Scotti, allora sono l'uomo che fa per voi.
Per concludere: il cacciavite è mio nemico, quindi è sicuramente meno dispendioso fare un numero di telefono e chiamare un esperto che sperimentare l'ignoto.


© Febbraio 2004 - 2005 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

lunedì 5 dicembre 2005

Diario di un Tarlo qualunque: Lingue, insormontabili iceberg

Navigo, nel grande mare virtuale sulla mia misera barchetta a remi (visione assai poetica della fredda tastiera). Navigo e mi imbatto spesso, grazie alla segnalazione dei miei "e-amici", in siti in lingua inglese che, magari,  consigliano libri in inglese che  mai verranno tradotti in italiano.


Per me, misero navigatore dotato di "canotto virtuale", significa vagar in un mare di scogli. Non capisco un "acca" di inglese: per me la lingua anglosassone potrebbe essere arabo, turco, cinese o bergamasco, ma l'inglese è ormai sulla bocca di tutti e così, anche nelle italiche bocche è tutto un fiorir di:  "Gubai mai frend a uar iu? Ai em veri veri appi...." e di "allò ai em fain zenchiù"... ed io mi sento escluso.


Senza inglese non si va da nessuna parte: l'ho provato sulla mia pelle anche nella "recente" vacanza slovena. Non è colpa mia se al centro massaggi, mentre mi si ordinava un perentorio "Turn!" ho risposto: "Si, si turn domani alla stessa ora" e non è certo colpa mia quando alla domanda: " you want a bag?" ho confuso bag con bug ed ho risposto in un italianissimo "col cavolo che voglio degli insetti...ho gia un sacco di zanzare a casa mia!".


A dire il vero non so cosa abbiano capito i miei occasionali interlocutori, ma nei loro volti leggevo un chiaro ed esplicito invito: "non farci 'turnar' le rotondità site nelle nostre anatomie inferiori e vedi di andare a lezione di Inglese!".  Dovrei frequentare un corso per neonati se volessi davvero imparare qualcosa: la mia pronuncia "anglosassone" infatti, riesce a far ridere chiunque...anche la mia giovane amata e rispettosa nipotina ride alle mie "strafalcionate inglesi".

Lo ammetto: sono un grosso grasso ignorante. Mi sento escluso dal mondo delle lingue straniere e anche dal nuovo intercalare giovanile così pieno di "kappa", di "tvb", di "6 come 6".




Probabilmente,l'ingrigire dei miei capelli superstiti, ha ingrigito anche il mio cervello. Così, se gia faticavo a comprendere poco e male il dialetto della mia natia "Romagna solatia", ora inizio a  comprendere assai male anche l'italico linguaggio.


Ma se le "lingue" sono per me un grosso "iceberg", beh allora mi affiderò all'incoscienza che mi contraddistingue e, come diceva Francesco De Gregori, cantando la storia del Titanic:  "Il capitano dice al mozzo di bordo
signor mozzo io non vedo niente
c'è solo un po' di nebbia che annuncia il sole
andiamo avanti tranquillamente..."


n.d.a:  ho scoperto che, grazie all'umana inventiva, da qualche tempo in rete esistono "traduttori universali" che in men che non si dica (kuattro e kuattrotto, tradotto in giovanilese), traducono tutto... magari letteralmente, fornendo così un piccolo aiuto a noi piccoli rematori della rete.


© dicembre 2005 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

giovedì 1 dicembre 2005

La vera informazione e le notizie più "fresche" sono nel nuovo "telegiornale" di TELETARLO & CO. Se non ci credete andate a guardare...  

Mezza pausa...

Causa aggiornamento di una parte delle "postazioni multimediali tarliche", nei prossimi giorni potrei essere costretto a postare un po' meno in questo blog e a rallentare ulteriormente la collaborazione ad altre realtà (Tele Tarlo, Zuccamaxima e Salottino)...


...Forse.

Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...